Il crowdfunding energetico è una forma di finanziamento dal basso nel settore delle energie green e rinnovabili per la realizzazione di progetti sostenibili e di transizione energetica, al fine di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e contribuire allo sviluppo di infrastrutture e tecnologie innovative.
Il crowdfunding potrebbe trasformarsi in uno strumento innovativo di finanziamento a supporto di investimenti nel settore energetico. Infatti la partecipazione diretta dei
cittadini come utenti-consumatori, ma anche come investitori sta diventando sempre più ricorrente nel contesto della transizione energetica e il disinvestimento dalle fonti fossili. Lo dimostra la
crescita in Europa di cooperative energetiche e di modelli partecipativi per lo sviluppo di investimenti in energia rinnovabile.
L'uso del
crowdfunding nel settore energetico
1 condivide e mette in pratica simili principi: come nel contesto delle cooperative energetiche, le piattaforme di crowdfunding coinvolgono cittadini e stakeholder permettendo loro di partecipare, investire e beneficiare economicamente da investimenti nel settore energetico.
Il
settore nasce intorno al 2012 e lo studio identifica 29 piattaforme di crowdfunding ad oggi operative e dedicate a investimenti energetici. Il
numero dei progetti finanziati sulle piattaforme è cresciuto costantemente negli anni, fino a
superare al dicembre 2017 il numero di 800 per un totale di oltre 300 milioni di Euro investiti. I maggiori sviluppi di evidenziano in Europa, dove
Gran Bretagna, Francia, Olanda e Germania sono le nazioni più performanti sia per presenza di
piattaforme che di volume finanziato.
Il crowdfunding nell'energia tipicamente offre investimenti in progetti di energia rinnovabile: solare, eolico e biomassa. Tra questi, il solare fotovoltaico è la tipologia di progetto più frequente e rappresenta il 70% del totale finanziato. Nelle nazioni in cui è più diffuso, tuttavia, il crowdfunding energetico mostra una sempre maggiore differenziazione in termini di tecnologie: stanno crescendo infatti progetti nel settore dell'efficienza energetica e della bioenergia e compaiono i primi progetti di energia da fonti marine e geotermia.
Oltre il 90% delle piattaforme attive sono di tipo finanziario (
crowdinvesting in modalità
equity e
lending), cioè finalizzate all'investimento e alla raccolta di capitali,
il restante delle piattaforme propongono progetti basati sulle ricompense in modalità
donation o
reward. Le
piattaforme finanziarie propongono progetti definiti dallo studio di equity, lending o
community shares.
Finanziando progetti lending-based gli investitori 'prestano' il loro denaro in cambio di una remunerazione futura che può talvolta basarsi sulla vendita dell'energia rinnovabile prodotta attraverso il progetto stesso. Nello studio i progetti di lending sono differenziati a seconda della tipologia di strumento di debito offerto (
short and long term debt, fund).
Nei progetti di equity o community shares gli investitori acquisiscono quote di aziende o cooperative attive nella produzione di energia pulita, beneficiando quindi dei dividendi emessi in funzione della performance economica dell'investimento energetico sottostante. Un esempio italiano di
social lending energetico è
Edison Crowd; mentre una realtà
equity-based della nostra penisola è
Ecomill, che sarà presto operativa.
Il crowdfunding energetico nasce come risposta all'esigenza del coinvolgimento del cittadino nel settore energetico, proponendo inizialmente investimenti in progetti di comunità e promossi dal basso. I dati dello studio però mostrano come il settore si stia progressivamente differenziando, includendo tra i promotori di progetti non solo comunità energetiche locali ma anche soggetti più istituzionali: al dicembre 2017 più del 92% dei progetti sono stati proposti da aziende e solo il 5% da iniziative di comunità.
Lo studio infatti sottolinea come, per i promotori di progetti energetici, siano due i fattori chiave dell'uso del crowdfunding:
- L'accesso al capitale, essendo di fatto una forma innovativa e alternativa alla finanza istituzionale per il finanziamento di progetti energetici: in tal senso i primi studi in merito sembrano anche dimostrare che l'accesso al capitale sia più veloce e semplice di altre forme alternative di finanziamento;
- La possibilità di coinvolgimento dei cittadini e stakeholders locali: ciò permette da un lato di ampliare il bacino dei potenziali investitori e dall'altro di incrementare la visibilità dei progetti e, potenzialmente, di superare eventuali opposizioni locali grazie alla implicita ridistribuzione di risorse sui territori tramite il riconoscimento di ritorni economici agli investitori locali.
Ai cittadini investitori invece
il finanziamento dal basso offre la possibilità di investire in modo diretto e disintermediato anche piccole somme di denaro in progetti energetici e di beneficiarne economicamente, garantendo così una forma di democratizzazione del processo di sviluppo ed investimento nel settore. Lo studio dimostra come i progetti presentati sulle piattaforme offrano ai cittadini investitori rendimenti medi tra il 4 e il 9%.
In tal senso il crowdfunding energetico è assimilabile al crowdfunding civico e, in senso lato, al match-funding. In senso più ambio il crowdfunding energetico
5 consente di ingrandire la propria community (di finanziatori e non solo), rappresentata da individui ed enti intenzionati «ad investire grandi o piccole cifre in progetti green che portino non solo ritorni economici, ma anche benefici ambientali e relazioni virtuose»
6.
Allo stesso tempo
il crowdfunding permette al cittadino investitore di partecipare e supportare progetti energetici sostenibili, contribuendo così
direttamente alla transizione energetica e alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. Uno
studio piuttosto recente dimostra
7 infatti come tra le motivazioni di chi ha investito su piattaforme di crowdfunding energetico la trasparenza e l'impatto ambientale positivo dell'investimento risultino importanti tanto quanto i ritorni economici attesi.
In Italia, al momento, le piattaforme dedicate esclusivamente al settore energetico sono l'iniziativa pilota della
utility Edison e la piattaforma
Ecomill, che intende proporre progetti per investimenti nel settore energetico ed ambientale. Non mancano però esempi di
campagne di crowdfunding energetico, come
alcune di quelle attivate su
WeAreStarting.
2. Alcuni dei titoli dei paper di Chiara Cadelise sul crowdfunding nel settore energetico sono disponibili sul sito della Bocconi.3. Lo studio a cui ci si riferisce è TEMPO PROJECT, Crowdfunding as a novel tool for district heating projects, H2020 TEMPO Project, 2018. Si tratta di un paper disponibile gratuitamente sul sito Euroheat & Power e, pertanto, a meri fini divulgativi e informativi, viene riportato al fondo di questa pagina.4. Le immagini e i grafici riportati in calce sono state realizzati da Ecomill e vengono qui riportati a titolo puramente informativo e consultivo.
5. Le informazioni riportate in questa frase si riferiscono in particolar modo ad alcuni dei contenuti presenti in CROWDFUNDING CLOUD, Successo per la prima campagna di equity crowdfunding per l'eolico, www.crowd-funding.cloud, 14/02/2019, in cui si parla della campagna di WYE su WeAreStarting.6. La citazione si riferisce a CROWDFUNDING CLOUD, Successo per la prima campagna di equity crowdfunding per l'eolico, www.crowd-funding.cloud, 14/02/2019.7. A. BERGMANN-M. KLAES-B. BURTON-K. KOHL-T. MAIDONIS-M. KLAES, Crowdfunding for Renewable Energy: Survey Results on Public Perceptions and the Views of Crowdfunding Platforms and Project Developers, www.crowdfundres.eu, 2016. Lo studio fa parte del progetto Crowdfundres.