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Lending crowdfunding come soluzione agli strascichi del credit crunch


BorsadelCredito.it fa il punto sul settore dei prestiti online

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Lending crowdfunding come soluzione agli strascichi del credit crunch
Prosegue il credit crunch in Italia: nel 2018 le banche hanno erogato 50 miliardi in meno alle nostre imprese. La soluzione? Secondo BorsadelCredito.it, che avevano anche intervistato in passato, si chiama social lending crowdfunding. Di seguito il punto di vista del portale.

«Quasi cinquanta miliardi in meno per le imprese italiane nel 2018. Un dato, contenuto nel rapporto del Centro Studi di Unimpresa basato sulle rilevazioni di Bankitalia, che dimostra inequivocabilmente quanto sia ancora presente il credit crunch nel nostro Paese. Una grande opportunità per il fintech, che a fine 2018 alle stesse imprese aveva erogato un miliardo di Euro. Resta uno spazio enorme, 49 miliardi, da colmare e le piattaforme di P2P lending per le PMI sono le migliori candidate per occupare quel gap.

I numeri non mentono: i prestiti alle aziende, nel corso dell'ultimo anno, sono calati del 6,60% e mancano all'appello 47,9 miliardi. Lo stock di finanziamenti alle imprese è passato da 726,6 miliardi a 678,6 miliardi. A pesare, in particolare, sul calo è la diminuzione di 22 miliardi dei finanziamenti a breve e di 24 miliardi di quelli di lungo periodo; segnano invece un calo lieve di 515 milioni (-0,32%) i finanziamenti di medio periodo (fino a 5 anni). Eppure negli ultimi 12 mesi, da dicembre 2017 a dicembre 2018, le rate non pagate (sofferenze) registrano una diminuzione di oltre 67 miliardi (-40,17%), passando da 167 miliardi a 100 miliardi.

Non è dunque una questione di qualità: le imprese sono sane e solvibili, si tratta di un problema legato all'erogazione da parte delle banche. Ed è lo stesso vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci a chiarirlo: 'La situazione in banca, per le imprese italiane, è già grave e potrebbe peggiorare ulteriormente quando termineranno le misure straordinarie di politica monetaria attuate dalla Banca Centrale Europea. E poi ci sono le misure fiscali inserite nella legge di bilancio dal governo, contro gli stessi istituti bancari, che possono contribuire a creare problemi al motore del credito. Più tasse ai gruppi bancari, già alle prese con le tensioni sullo spread, si traducono gioco forza in una restrizione dei finanziamenti'. Se per Pucci nel prossimo futuro c'è solo 'buio', per BorsadelCredito.it esiste un'alternativa: il P2P lending, che può intercettare la richiesta di credito delle piccole imprese che le banche sempre più ignorano».


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