Sale a 104,09 l'indice dell'equity crowdfunding italiano

L'indice italiano dell'equity crowdfunding raggiunge quota 104,09 nel mese di dicembre 2017, segnando un +1,02% rispetto allo scorso novembre quando era stato lanciato.
L'Italian Equity Crowdfunding Index è «un indice sintetico dell'apprezzamento 'teorico' del valore dei titoli sottoscritti dalla 'folla' di Internet» che è stato introdotto dalla School of Management del Politecnico di Milano (PoliMi).
Tale indice fa riferimento al solo fenomeno dell'equity crowdfunding italiano che a fine 2017 aveva raggiunto i seguenti risultati. Le piattaforme totali operative in Italia (senza considerare i portali in fase di lancio) erano 22, di cui 20 in qualità di 'gestori autorizzati' e due come gestori 'di diritto'. Il totale delle offerte pubblicate era pari a 155, delle quali quasi il 60% concluse con successo. Le società che hanno fatto ricorso all'equity crowdfunding sono state 149 di cui: l'88% erano start-up innovative, il 9% PMI innovative, il 2% veicoli di investimento e circa l'1% altre tipologie di PMI. Il target medio di raccolta si è attestato a € 226.843 con una quota media del capitale proprio offerto pari al 15,80%. Considerando le sole 79 campagne chiuse con successo la percentuale media di raggiungimento del target è stata del 160,4% e il numero medio di investitori di ogni progetto è stato di quasi pari a 56. In definitiva, il capitale complessivamente raccolto da quando l'equity crowdfunding è stato introdotto nell'ordinamento giuridico italiano ha toccato un valore di oltre 18,8 milioni di Euro. Le piattaforme con il maggior numero di campagne pubblicate - a partire dal primo gennaio 2013 - sono state in ordine: CrowdFundMe (31), StarsUp (29) e Mamacrowd (22). In termini di fondi raccolti per ogni progetto sono sempre gli stessi portali a primeggiare, ma con una classifica differente. Al primo posto c'è Mamacrowd con 4,8 milioni di Euro, seguita prima da CrowdFundMe con 3,2 milioni di Euro e poi da StarsUp con 2,9 milioni di Euro.

* Le immagini riportate sono state realizzate dal Politecnico di Milano sulla base dei dati raccolti dallo stesso ente e sono gratuitamente consultabili sul sito dell'Osservatorio sul Crowdinvesting.