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UE, quale il futuro della normativa europea del crowdfunding?


Le diverse opzioni per la regolamentazione del finanziamento dal basso in Europa

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UE, quale il futuro della normativa europea del crowdfunding?
La Commissione Europea ha intenzione di presentare, entro il primi mesi del 2018, una proposta sulla regolamentazione di tutte le principali forme di crowdfunding (donation, equity, reward, royalty e lending). Come era avvenuto in Italia con la Consob per le modifiche al Regolamento dell'equity crowdfunding, la Commissione Europea (CE) ha aperto una consultazione pubblica, Inception Impact Assessment (visualizzabile qui sotto in formato PDF), per comprendere il potenziale impatto delle differenti politiche che potrebbero essere adottate per favorire lo sviluppo del finanziamento dal basso all'interno dell'UE.
Il focus dell'Assessment della CE verte principalmente su due temi - per altro già emersi nel corso della 6th ECN Crowdfunding Convention, tenutasi a Vilnius lo scorso ottobre - ossia:
a) Il cross-border crowdfunding (crowdfunding transfrontaliero), vale a dire svolgere attività di crowdfunding al di fuori dei confini della propria nazione di appartenenza;
b) La realizzazione di un efficace quadro comune in materia di gestione del rischio per gli investimenti nelle campagne di crowdfunding.
A questo porposito, la Commissione Europea sta riflettendo, in particolare, su quattro differenti possibilità:
Opzione 1 - Baseline scenario: nessun quadro normativo del crowdfunding nell'Unione Europea;
Opzione 2 - Building on reputational capital: ogni Stato Membro potrà adottare la propria regolamentazione del crowdfunding e, a livello europeo, verranno stabiliti unicamente degli standard minimi comuni da rispettarsi;
Opzione 3 - A comprehensive EU approach: tutte le piattaforme di crowdfunding saranno regolamentate al pari delle sedi di negoziazione e degli istituti di pagamento;
Opzione 4 - The cross-border solution: per svolgere attività di crowdfunding al di fuori dei confini nazionali, i portali avranno la possibilità di seguire una normativa autonoma, dettata appositamente dall'Unione Europea, rivolta unicamente al cross-border crowdfunding; mentre le piattaforme che continueranno ad operare solamente all'interno del proprio Paese potranno continuare a seguire la regolamentazione nazionale.
E' possibile presentare i propri commenti alla consultazione entro e non oltre lunedì 27 Novembre 2017. In seguito, la CE inizierà l'analisi dei feedback pervenuti e valuterà quale sarà l'opzione migliore da seguire per il futuro del crowdfunding.



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